Soluzioni conformi e alternative della resistenza al fuoco nel Codice di Prevenzione Incendi
La sezione S.2 resistenza al fuoco rappresenta la seconda misura antincendio inserita all’interno del DM 18 Ottobre 2019 (aggiornamento dell’Allegato 1 del DM 3 agosto 2015) Codice di Prevenzione Incendi. Si riportano di seguito tutte le soluzioni conformi ed alternative per ciascun livello di prestazione del Codice di Prevenzione Incendi della sezione S.2 resistenza al fuoco.
Nel presente articolo saranno trattate:
- soluzioni conformi della sezione S.2 resistenza al fuoco;
- soluzioni alternative della sezione S.2 resistenza al fuoco.
Soluzioni conformi di resistenza al fuoco
Soluzioni conformi per il livello di prestazione I
1. Deve essere interposta una distanza di separazione su spazio a cielo libero non inferiore alla massima altezza della costruzione verso altre opere da costruzione e verso il confine dell’area su cui sorge l’attività medesima.
2. Deve essere limitata la propagazione dell’incendio verso le altre opere da costruzione o all’esterno del confine dell’area su cui sorge l’attività medesima, adottando le soluzioni progettuali del capitolo S.3 Compartimentazione al punto S.3.4.1.
3. Non è richiesta all’opera da costruzione alcuna prestazione minima di capacità portante in condizioni di incendio, o di compartimentazione interna.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione II
1. Interporre una distanza di separazione su spazio a cielo libero verso le altre opere da costruzione come previsto per il livello di prestazione I.
2. Devono essere verificate le prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni in base agli incendi convenzionali di progetto:
- rappresentati da curve nominali di incendio;
- l’andamento delle temperature deve essere valutato per l’intervallo di tempo di esposizione pari alla classe minima di resistenza al fuoco prevista per ciascun livello di prestazione;
- in base a quanto riportato al paragrafo S.2.5 del Codice.
3. La classe minima di resistenza al fuoco deve essere pari almeno a 30 o inferiore, qualora consentita dal livello di prestazione III per il carico di incendio specifico di progetto qf,d del compartimento in esame.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione III
1. Verificare le prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni in base agli incendi convenzionali di progetto.
2. La classe minima di resistenza al fuoco è ricavata per compartimento in relazione al carico di incendio specifico di progetto qf,d come indicato in tabella S.2-3.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione IV
1. Per verificare la capacità portante si applicano le soluzioni conformi valide per il livello di prestazione III.
2. Ai fini del controllo del danneggiamento di tutti gli elementi di compartimentazione sia orizzontali che verticali ad esclusione delle chiusure dei varchi (es. porte, serrande, barriere passive…), appartenenti sia al compartimento di primo innesco che agli altri, vanno verificati i seguenti limiti di deformabilità nelle condizioni di carico termico e meccanico previste per le soluzioni conformi del livello di prestazione III:
• δv,max/L = 1/100 rapporto tra massima inflessione δv,max e la luce L degli elementi caricati verticalmente come travi e solai ortotropi;
• δv,max/L = 1/100 rapporto tra massima inflessione δv,max e la luce minima L degli elementi a piastra;
• δh,max/h = 1/100 rapporto tra il massimo spostamento di interpiano δh,max e l’altezza di interpiano h.
3. I giunti tra gli elementi di compartimentazione, se presenti, devono essere in grado di assecondare i movimenti previsti in condizioni di incendio. A tale fine è possibile impiegare giunti lineari testati in base alla norma EN 1366-4, caratterizzati dalla percentuale di movimento (M%) idonea.
4. Ai fini della capacità di compartimentazione, gli elementi di chiusura dei vani di comunicazione fra compartimenti devono essere a tenuta di fumo (EI S200) e le pareti devono essere dotate di resistenza meccanica (M) aggiuntiva, per una classe determinata come per il livello di prestazione III.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione V
Per la verifica di:
- capacità portante in condizioni di incendio;
- deformabilità (per il danneggiamento strutturale);
- compartimentazione
si applicano le prescrizioni valide per il livello di prestazione IV.
Ai fini del controllo del danneggiamento di tutti gli elementi strutturali vanno verificati i limiti di deformabilità imposti dalle NTC per le verifiche agli stati limite di esercizio. Dette verifiche vanno condotte nelle condizioni di carico termico e meccanico previste per le soluzioni conformi del livello di prestazione III.
Soluzioni alternative di resistenza al fuoco
Soluzioni alternative per il livello di prestazione I
Sono ammesse soluzioni alternative costituite da:
a. compartimentazione rispetto ad altre costruzioni;
b. assenza di danneggiamento ad altre costruzioni o all’esterno del confine dell’area su cui sorge l’attività, per effetto di collasso strutturale.
Ai fini della verifica della compartimentazione rispetto ad altre costruzioni, sono ritenute idonee le soluzioni conformi o alternative indicate per il livello di prestazione II del capitolo S.3 Compartimentazione.
Ai fini della verifica dell’assenza di danneggiamento ad altre costruzioni, devono essere adottate soluzioni atte a dimostrare analiticamente, che il meccanismo di collasso strutturale in condizioni di incendio non arrechi danni ad altre costruzioni. Dette verifiche devono essere condotte in base agli scenari di incendio di progetto ed ai relativi incendi convenzionali di progetto rappresentati da curve naturali di incendio.
Al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.7.
In tabella S.2-4 sono riportate alcune modalità generalmente accettate per la progettazione di soluzioni alternative. Il progettista può comunque impiegare modalità diverse da quelle elencate.
Soluzioni alternative per il livello di prestazione II
Sono ammesse soluzioni alternative costituite da:
a. compartimentazione rispetto ad altre costruzioni;
b. assenza di danneggiamento ad altre costruzioni per effetto di collasso strutturale;
c. mantenimento della capacità portante in condizioni di incendio per un periodo sufficiente all’evacuazione degli occupanti in luogo sicuro all’esterno della costruzione. La capacità portante deve essere comunque tale da garantire un margine di sicurezza tmarg (paragrafo M.3.2.2) non inferiore a 100% RSET e comunque non inferiore a 15 minuti.
Per la verifica della compartimentazione e dell’assenza di danneggiamento in caso di collasso strutturali, si utilizzano le soluzioni alternative previste per il livello di prestazione I di resistenza al fuoco.
Per la verifica del mantenimento della capacità portante in condizioni di incendio, le soluzioni alternative si ottengono verificando le prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni in base agli scenari di incendio di progetto ed ai relativi incendio convenzionali di progetto rappresentati da curve naturali di incendio secondo il paragrafo S.2.6.
Al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.7.
Soluzioni alternative per il livello di prestazione III
Verifica delle prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni in base agli scenari di incendio di progetto ed ai relativi incendi convenzionali di progetto rappresentati da curve naturali di incendio.
Al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.7.
In tabella S.2-5 sono riportate alcune modalità generalmente accettate per la progettazione di soluzioni alternative. Il progettista può comunque impiegare modalità diverse da quelle elencate.
Soluzioni alternative per i livelli di prestazione IV e V
Verifica dei parametri di danneggiamento e di funzionalità previsti dal progettista e dalla committenza, oltre alle verifiche di cui alle soluzioni alternative per il livello di prestazione III. Le soluzioni dovranno essere comunque ricercate nel rispetto delle NTC.
Al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.7.
DM 18 ottobre 2019 Nuovo codice di prevenzione incendi
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Esempi
Di seguito è possibile trovare alcuni esempi applicativi di resistenza al fuoco in attività soggette e normate dal Codice di Prevenzione Incendi.
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Titolare di NZStudioTecnico, autore di articoli per la rivista “Antincendio”, libri ed e-book sulla prevenzione incendi e collaboratore per numerosi studi prestigiosi di Milano nel campo della prevenzione incendi. Tutto questo supportato dalla passione per il mio lavoro, dal quotidiano aggiornamento professionale e dalla testardaggine sarda.