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Autorimesse con il Codice di Prevenzione Incendi: Esempio di S.4 Esodo

Nel seguente articolo viene presentato un esempio di esodo per autorimesse con il Codice di Prevenzione Incendi DM 18/10/2019 e con la RTV V.6 di cui al DM 15/05/2020.

La finalità del sistema di esodo è di assicurare che gli occupanti dell’attività possano raggiungere un luogo sicuro o permanere al sicuro, autonomamente o con assistenza, prima che l’incendio determini condizioni incapacitanti negli ambiti dell’attività ove si trovano.

Il sistema d’esodo deve assicurare la prestazione richiesta a prescindere dall’intervento dei Vigili del fuoco.

Livelli di prestazione

In funzione del profilo di rischio Rvita A2 per l’autorimessa si attribuisce il livello di prestazione I per il quale gli occupanti raggiungono un luogo sicuro prima che l’incendio determini condizioni incapacitanti negli ambiti dell’attività attraversati durante l’incendio.

Il sistema delle vie di esodo è stato verificato in conformità alla tabella S.4-13 del Codice per:

  • Autorimesse private: 1 persona per veicolo parcato ovvero 170 occupanti.

Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

Il livello di prestazione I per l’esodo è stato individuato in considerazione della seguente tabella del Codice:

Soluzioni progettuali

Per l’autorimessa si adotta la soluzione conforme per il livello di prestazione I e si procede con la progettazione e verifica dell’esodo simultaneo.

Vie di esodo

Le vie di esodo hanno un’altezza minima superiore a 2 m e superfici di calpestio non sdrucciolevoli.

Il fumo ed il calore dell’incendio evacuati dall’attività non interferiranno con il sistema di vie di esodo.

Il sistema di esodo è stato concepito tenendo conto per quanto possibile del fatto che, in emergenza, gli occupanti che non hanno familiarità con l’attività tenderanno ad uscire percorrendo in senso inverso l’uscita impiegata per entrare (autorimessa privata).

Via d’esodo a prova di fumo

Le scale di esodo a prova di fumo ed i percorsi di esodo a prova di fumo saranno inseriti in vani a prova di fumo ad essi esclusivamente dedicati e condurranno all’esterno dell’edificio direttamente e tramite percorso a prova di fumo.

Nello specifico sono presenti 6 scale a prova di fumo tutte che conducono dal piano quarto interrato fino al piano terra e di larghezza pari a 1.200 mm ciascuna.

Scale d’esodo

Le scale di esodo consentiranno l’esodo senza inciampo degli occupanti.

I gradini hanno alzata e pedata costanti e sono interrotti da pianerottoli di sosta.

Le scale a servizio dell’autorimessa privata ed impiegate come vie di esodo saranno protette con vani di resistenza al fuoco almeno REI/EI 90 e con chiusure dei varchi di comunicazione almeno E90-Sa (tenuta ai fumi freddi).

Soluzioni conformi

Il sistema d’esodo simultaneo è stato progettato e verificato come segue:

  • Definizione dei dati di ingresso per la progettazione del sistema di esodo:
  1.    Definizione del profilo di rischio Rvita;
  2.    Calcolo del massimo affollamento di ciascun locale
  • Verifica dei requisiti antincendio minimi per l’esodo:
  1.    Numero minimo di vie di esodo verticali ed orizzontali;
  2.    Soluzioni per evitare la diffusione degli effluenti dell’incendio alle vie di esodo;
  3.    Soluzioni per assicurare l’esodo degli occupanti dai piani più remoti dell’edificio;
  4.    Progettazione efficace del sistema delle vie di esodo per occupanti che non hanno familiarità con l’edificio;
  5.    Verifica della convergenza dei flussi.
  • Progettazione del sistema di esodo;
  • Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche per l’esodo;
  • Verifica della rispondenza del sistema di esodo.

Caratteristiche del sistema di esodo

Sono presenti n. 6 vani scala a prova di fumo di larghezza pari a 1.200 mm ciascuno, che condurranno direttamente verso luogo sicuro che risulta essere la pubblica via esterna all’edificio.

Le scale di esodo consentiranno l’esodo senza inciampo degli occupanti. A tal fine i gradini dovranno avere alzata e pedata costanti e le scale dovranno essere interrotte da pianerottoli di sosta della stessa larghezza delle rampe delle scale.

Le n. 6 scale a prova di fumo sono inserite ciascuna in vani a prova di fumo ad essi dedicati. In tali vani è prevista la presenza degli ascensori inseriti in vani corsa aventi le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala REI 90.

Porte lungo le vie di esodo

Le porte installate lungo le vie di esodo saranno facilmente identificabili ed apribili da parte di tutti gli occupanti.

L’apertura delle porte non dovrà ostacolare il deflusso degli occupanti lungo le vie di esodo.

Le porte dovranno aprire su aree piane orizzontali facilmente praticabili e di profondità almeno pari alla larghezza complessiva del varco.

Al fine di consentire l’affidabile, immediata e semplice apertura delle porte ad apertura manuale in condizioni di elevata densità di affollamento, ciascuna porta deve possedere i requisiti della tabella S.4-6 del Codice in funzione delle caratteristiche dell’ambito servito e del numero di occupanti dell’ambito che impiegano tale porta nella condizione d’esodo più gravosa.

In alternativa a porte munite dei dispositivi di apertura della tabella S.4-6, sono comunque ammesse porte apribili nel verso dell’esodo, a condizione che le stesse siano progettate e realizzate a regola d’arte e che l’apertura durante l’esercizio possa avvenire a semplice spinta sull’intera superficie della porta.

Nel seguito si riportano i requisiti minimi delle porte in funzione delle caratteristiche dell’autorimessa privata (non aperta al pubblico) e del numero di occupanti che impiegano ciascuna porta:

Qualora, per necessità connesse a particolari esigenze d’esercizio dell’attività o di sicurezza antintrusione, sia necessario cautelarsi da un uso improprio delle porte, è consentita l’adozione di idonei e sicuri sistemi di controllo ed apertura delle porte. In tali casi, la gestione della sicurezza antincendio dell’attività dovrà prevedere le modalità di affidabile, immediata e semplice apertura di tali porte in caso di emergenza.

Uscite finali

Le uscite finali verso l’esterno sono posizionate in modo da consentire l’esodo rapido degli occupanti verso il luogo sicuro e dovranno essere sempre disponibili anche durante un incendio.

Le stesse devono essere contrassegnate sul lato verso il luogo sicuro con segnale UNI EN ISO 7010-M001 come d’esempio seguente.

Segnaletica d’esodo ed orientamento

Il sistema di esodo è facilmente riconoscibile ed impiegato dagli occupanti tramite apposita segnaletica di sicurezza tale da consentire l’orientamento degli occupanti. Il percorso è distinguibile con accesso visivo e tattile alle informazioni, grado di differenziazione architettonica, segnaletica di identificazione direzionale tipo UNI EN ISO 7010 ed ordinata configurazione geometrica dell’edificio, anche in relazione ad allestimenti mobili o temporanei.

Sono posizionate apposite planimetrie semplificate e correttamente orientate con indicata la posizione del lettore (“Voi siete qui”) ed il layout del sistema d’esodo.

Illuminazione di sicurezza

Ad ogni piano sarà installato un impianto di illuminazione di sicurezza lungo tutto il sistema delle vie di esodo, fino a luogo sicuro qualora l’illuminazione risulti anche occasionalmente insufficiente a garantire l’esodo degli occupanti.

Durante l’esodo, l’impianto di illuminazione di sicurezza dovrà assicurare un illuminamento orizzontale al suolo sufficiente a consentire l’esodo degli occupanti conforme alla norma UNI EN 1838 e comunque almeno pari a 1 lux lungo la linea centrale della via di esodo.

Dati di ingresso per la progettazione del sistema di esodo

La progettazione del sistema di esodo è stata effettuata in riferimento ai dati di ingresso anticipati precedentemente e analizzati di seguito, ovvero un affollamento massimo ipotizzabile pari ad una persona per veicolo parcato.

Ciascun componente del sistema di esodo è dimensionato in funzione del profilo di rischio Rvita pari a A2.

L’affollamento massimo della autorimessa è determinato in conformità alla tabella S.4-13 del Codice per autorimesse private e quindi 1 persona per veicolo parcato ovvero 170 occupanti.

Requisiti antincendio minimi per l’esodo

Viene garantito il rispetto del numero minimo di vie di esodo verticali e orizzontali per ciascun ambito e piano dell’attività.

Al fine di evitare la diffusione degli effluenti dell’incendio alle vie di esodo, le scale a prova di fumo a servizio dell’autorimessa sono dotate di porte tagliafuoco con sistema di protezione ai fumi freddi e pertanto almeno di tipo E 120-Sa (tenuta ai fumi freddi) in conformità al punto V.6.5.2 della RTV V.6 per la resistenza al fuoco.

Il sistema di esodo è stato concepito tenendo conto che, in caso di emergenza, gli occupanti presenti nell’edificio e quelli con poca familiarità con l’attività, tendono solitamente ad uscire percorrendo in senso inverso la via che hanno impiegato per entrare. Le uscite di sicurezza fungono tendenzialmente da ingresso alla autorimessa.

La convergenza dei flussi di occupanti da distinte vie di esodo non deve essere ostacolata.

In condizioni di elevato affollamento o densità di affollamento, deve essere evitato per quanto possibile il controflusso di soccorritori o occupanti lungo le vie di esodo.

Progettazione del sistema di esodo

Il sistema di esodo è stato dimensionato in modo da consentire agli occupanti di abbandonare il compartimento di primo innesco dell’incendio e raggiungere direttamente il luogo sicuro, prima che l’incendio determini condizioni incapacitanti negli ambiti dell’attività ove si trovano.

Vie di esodo ed uscite indipendenti

Al fine di limitare la probabilità che l’esodo degli occupanti sia impedito dall’incendio, da ciascun locale, piano e ambito dell’autorimessa sono state previste almeno 2 uscite indipendenti in funzione del profilo di rischio Rvita pari ad A2 e dell’affollamento inferiore a 500 occupanti per ambito in conformità alla Tabella S.4-15 del Codice.

Ciascun piano dispone di più uscite contrapposte. Le uscite sono posizionate in modo da creare coppie di vie di esodo con angolo formato da percorsi rettilinei superiore a 45°.

Corridoi ciechi

In funzione del profilo di rischio Rvita A2, la lunghezza massima dei corridoi ciechi sino al raggiungimento della seconda porta di accesso al filtro a prova di fumo non è superiore a 30 m per ambiti con affollamento non superiore a 100 occupanti.

Lunghezze di esodo

Al fine di limitare il tempo necessario agli occupanti per abbandonare il compartimento di primo innesco dell’incendio, almeno una delle lunghezze di esodo determinate da qualsiasi punto dell’attività, non deve superare i valori massimi previsti dalla tabella seguente, in funzione con il profilo di rischio Rvita pari ad A2.

Altezza delle vie di esodo

L’altezza minima netta delle vie di esodo è prevista pari a 3,00 m e quindi superiore al minimo previsto di 2,00 m.

Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali

La larghezza minima Lo delle vie di esodo per tutti i piani/comparti con occupazione di persone è stata calcolata considerando il profilo di rischio Rvita pari a A2 per l’autorimessa privata.

La larghezza minima delle vie di esodo orizzontali (LO), che consente il regolare esodo degli occupanti che la impiegano, è pari a:

            LO = LU x nO

Dove:

  • LO = larghezza minima delle vie di esodo orizzontali [mm]
  • LU = larghezza unitaria per le vie di esodo orizzontali pari a 3,80 [mm/persona]
  • nO = numero totale degli occupanti che impiegano le vie di esodo orizzontali.

Verifica dell’esodo orizzontale da tutti i piani in funzione degli affollamenti massimi previsti e calcolati precedentemente.

Lu = 3,80 x 43 = 163 mm < 7.200 mm

A fronte della presenza di n. 6 uscite da 1.200 mm ciascuna, viene verificato l’esodo orizzontale al piano di tutti gli occupanti.

Le larghezze minime delle vie di esodo orizzontali sono conformi alla Tabella S.4-28 del Codice di cui seguito. In particolare, sono consentite larghezze minime da 900 mm per ambiti con affollamento contenuto entro le 300 persone.

Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali

La larghezza minima delle vie di esodo verticali (LV) è pari a:

LV = LU x nV

Dove:

  • LV = larghezza minima delle vie di esodo verticali [mm]
  • LU = larghezza unitaria per le vie di esodo verticali pari a 3,60 [mm/persona] in funzione del numero di piani serviti
  • nV = numero totale degli occupanti che impiegano le vie di esodo verticali.

A fronte della presenza di n. 6 uscite da 1.200 mm ciascuna, viene verificato l’esodo orizzontale al piano di tutti gli occupanti.

L’alzata e la pedata dei gradini sono rispettivamente pari a 18 cm e 29 cm per ogni rampa di tutte le scale, pertanto è previsto un incremento del 15% della larghezza unitaria delle scale in conformità alla Tabella S.4-30 del Codice.

Lu = 3,60 x 1,15 = 4,14

Lu = 4,14 x 170 = 704 mm < 7.200 mm

Verifica di ridondanza delle vie di esodo

Ai fini della verifica di ridondanza, si deve rendere indisponibile una via di esodo alla volta e verificare che le restanti vie di esodo indipendenti da questa abbiano larghezza complessiva sufficiente a consentire l’esodo degli occupanti.

Le vie di esodo a prova di fumo aventi le caratteristiche di filtro sono considerate sempre disponibili e pertanto non devono essere sottoposte a verifica di ridondanza. Ad ogni modo, si può ipotizzare che una uscita sia compromessa ed effettuare la verifica delle uscite orizzontali e verticali con 5 uscite e 5 scale invece di 6.

Lu = 3,80 x 43 = 163 mm < 6.000 mm

Lv = 4,14 x 170 = 704 mm < 6.000 mm

Calcolo della larghezza minima delle uscite finali

Tutte le uscite finali presentano larghezza maggiore di quella minima prescritta.

La larghezza minima delle uscite finali (LF) è calcolata secondo la seguente formula:

Dove:

  • LF = larghezza minima dell’uscita finale [mm].
  • LO,i = larghezza della i-esima via di esodo orizzontale che adduce all’uscita finale, come calcolata in precedenza [mm].
  • LV,j = larghezza della j-esima via di esodo verticale che adduce all’uscita finale, come calcolata in precedenza [mm].

La convergenza dei flussi di occupanti dalle vie di esodo orizzontali e verticali verso l’uscita finale non sarà ostacolata dalla presenza di arredi fissi o altro.

Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche per l’esodo

In tutti i piani dell’attività è previsto l’impiego di almeno uno spazio calmo con le seguenti caratteristiche:

  • Inserito all’interno della via di esodo senza costituire intralcio dell’esodo;
  • Sistema di comunicazione bidirezionale per permettere agli occupanti di segnalare la loro presenza e richiedere assistenza ai soccorritori;
  • Dotazione di attrezzature da impiegare per l’assistenza (es. sedia o barella di evacuazione);
  • Indicazioni sui comportamenti da tenere in attesa dell’arrivo dell’assistenza dei soccorritori.

Le dimensioni minime saranno tali da ospitare tutti gli occupanti del piano conformemente alle superfici minime di cui seguito.

Tutti gli spazi calmi sono segnalati come di seguito, con cartello UNI EN ISO 7010-E024.

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